Incontri regionali per affrontare le sfide della pastorale della salute
La comunità delle chiese siciliane si prepara a affrontare nuove sfide nel campo della pastorale della salute. Nuovi luoghi e iniziative per accompagnare chi soffre.
La Commissione di Pastorale della Salute al lavoro con il Direttore Nazionale Angelelli si è riunita il 17 gennaio a Caltanissetta. Partecipando all’incontro, il direttore nazionale don Massimo Angelelli ha sottolineato l’importanza di affrontare le enormi sfide dei cambiamenti epocali che coinvolgono sia la Chiesa che la società.
Durante l’incontro, sono stati proposti due “modelli” legati alla pastorale della salute: quello legato all’ospedale e quello del territorio. Sono stati approfonditi i concetti di cappellania, intesa come unità pastorale composta da diverse figure che ruotano attorno alla pastorale della salute, e consiglio pastorale, nel quale inserire tutte le figure che operano in ospedale.
La CEI sta stilando un modello di cappellania per spiegare ruoli, necessità, obblighi di legge e rapporti. A livello diocesano, si propone la formazione di un’associazione di volontari riconosciuta e coperta da assicurazione per poter entrare in ospedale più agevolmente. Inoltre, è stato proposto il modello della Regione Piemonte che ha sancito un’intesa con la Pastorale della Salute, permettendo di assumere come Assistenti Spirituali i Sacerdoti, i Religiosi/e, i Diaconi e i Laici preparati e formati con il mandato del Vescovo.
Si è parlato anche del Giubileo, e saranno attivate sette aree di preparazione che sono sette ambiti in cui si chiederà un percorso di avvicinamento. La prima area che è stata attivata è quella dei Sanitari, con l’apertura di un dialogo con la federazione dei medici, la federazione degli infermieri e le professioni sanitarie che hanno accettato volentieri la proposta dell’ufficio della pastorale.
Il Giubileo dei malati e della sanità si terrà a Roma il 5 e il 6 aprile 2025. Le altre aree riguardano le associazioni cristiane in pastorale della salute, le strutture sanitarie cattoliche di ispirazione cristiana e il coinvolgimento dei Gestori della Sanità Pubblica.
Si è infine riflettuto sulle “tre dimensioni complementari – spirituale, religiosa, identitaria – che aiutano la persona a trovare la risposta spirituale dando un senso alla sofferenza”. A tutti gli appartenenti agli ambiti descritti verrà chiesto un percorso di avvicinamento al Giubileo, mentre si cercherà di proporre la formazione di tutti gli operatori di pastorale della salute facendo dei corsi, con possibilità degli ECM per raggiungere anche il personale sanitario.