Un luogo che ha qualcosa da raccontare | Villa Amedeo, tra storia e racconti nel cuore di Caltanissetta
Villa Amedeo, antica Real Villa Isabella, è il polmone verde di Caltanissetta: arte, eventi e curiosità tra monumenti ottocenteschi e natura rigogliosa.

Un polmone verde nato come Real Villa Isabella
Villa Amedeo è il più antico giardino pubblico di Caltanissetta: fu voluto nel 1821 dal duca di Serra di Falco e inaugurato nel 1828 con il nome di Real Villa Isabella. Il progetto ottocentesco, di rigorosa geometria neoclassica, disegna quattro grandiosi quadranti divisi da due viali che s’incrociano ai piedi di una fontana in ghisa, cuore scenografico del parco. Dopo l’Unità d’Italia l’area fu ribattezzata in onore di Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, e divenne la passeggiata prediletta della borghesia cittadina.
Passeggiando oggi tra pini domestici, ficus colonnari e palme canariensis, incroci monumenti neoclassici: il gruppo marmoreo di Vittorio Emanuele II scolpito da Michele Tripisciano e i busti ottocenteschi di Garibaldi, Foscolo, Rossini, Bellini e Mazzini firmati da Giuseppe Frattallone. Il Comune l’ha restaurata più volte, l’ultima nel 2015, riconoscendole valore di bene storico-architettonico.
Eventi, arte e quiete nel cuore di Viale Regina Margherita
Oggi Villa Amedeo è il “salotto verde” dove i nisseni respirano, fanno jogging o partecipano a iniziative culturali. D’estate le aiuole si trasformano in platea naturale per concerti, mentre in primavera il parco ospita il “Pic-nic storico” in costume, un tuffo conviviale nelle atmosfere tra Settecento e Belle Époque. Il viale orientale custodisce un chiosco liberty appena ristrutturato che presto diventerà caffè letterario; a sud-est, in un ex magazzino dell’ASP, aprirà un punto ristoro destinato a rilanciare la villa come polo turistico-gastronomico.
Per famiglie e scuole è un’aula a cielo aperto: cartelli botanici raccontano la biodiversità mediterranea, mentre un percorso tattile fa scoprire piante aromatiche a non vedenti. L’associazione Italia Nostra ha inserito il giardino fra i progetti pilota di “rigenerazione urbana adattiva”, lodandone la capacità di mitigare le isole di calore del centro storico.
Curiosità: la gara di voti che ha salvato la villa
Nel 2020 i cittadini hanno candidato Villa Amedeo alla campagna “I Luoghi del Cuore” del FAI: un’autentica maratona social conclusa con 21 770 preferenze. Grazie a quell’ondata di click la villa ha ottenuto fondi per restaurare recinzioni storiche e ripiantumare essenze rare, tra cui un secolare cedro dell’Atlante schiantato dal vento nel 2018. Il risultato dimostra come un giardino ottocentesco possa rinascere quando i suoi abitanti lo riconoscono come parte viva dell’identità urbana.