Falsi passaporti e protezione internazionale | La Polizia di Caltanissetta smaschera un inganno inaspettato!
Arrestato un pakistano a Caltanissetta per possesso di passaporti falsi. Scopri la storia dietro il tentativo di fuga! đđâď¸
                                                    Caltanissetta: Arrestato un trentasettenne pakistano per possesso di documenti falsi
La Polizia di Stato di Caltanissetta ha arrestato un trentasettenne di nazionalitĂ pakistana, colto in flagranza di reato mentre si trovava presso lâUfficio Immigrazione della Questura. Lâindividuo si era recato allo sportello per rinnovare il proprio permesso di soggiorno, un diritto ottenuto dopo il riconoscimento di una forma di protezione internazionale.
Durante le verifiche di routine, gli agenti hanno scoperto che lâarrestato era in possesso di due passaporti, di cui uno risultava essere falso. Questâultimo era stato utilizzato dallâuomo per presentarsi con generalitĂ false, mettendo cosĂŹ in discussione la validitĂ della protezione di cui beneficiava.
Lâaccusato aveva ottenuto riconoscimento di protezione internazionale dichiarando di essere in pericolo di vita nel proprio Paese dâorigine. Tuttavia, per tentare di eludere le restrizioni imposte, aveva cercato di tornare in Pakistan esibendo un secondo passaporto, che identificava la sua vera identitĂ . Questa manovra complicava in modo sostanziale i controlli alle frontiere, rendendo difficile per le autoritĂ associare i movimenti del soggetto ai documenti ufficiali che possedeva in Italia.
A seguito di questa scoperta, gli agenti hanno immediatamente proceduto allâarresto del trentasettenne e al sequestro di entrambi i passaporti. Inoltre, è stata avviata la procedura per la revoca della protezione internazionale concessa allâarrestato.
Il Tribunale di Caltanissetta ha convalidato lâarresto, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica e imponendo la misura cautelare dellâobbligo di dimora. Ă importante sottolineare che la responsabilitĂ dellâarrestato sarĂ accertata solo attraverso una sentenza definitiva, in ottemperanza al principio di non colpevolezza.
Questo episodio mette in luce non solo i tentativi di eludere le normative sullâimmigrazione, ma anche lâoperato attento e professionale delle forze dellâordine, impegnate a mantenere la legalitĂ e proteggere i diritti di chi realmente ha bisogno di aiuto.
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