La fortezza che nessuno conosceva | Il castello dimenticato di Caltanissetta e il mistero che nasconde

Scopri il Castello di Pietrarossa a Caltanissetta: rovine medievali, storie affascinanti e panorami mozzafiato ti aspettano.

A cura di Paolo Privitera
29 giugno 2025 15:00
La fortezza che nessuno conosceva | Il castello dimenticato di Caltanissetta e il mistero che nasconde - Foto: Walter Lo Cascio/Wikipedia
Foto: Walter Lo Cascio/Wikipedia
Condividi

Il guardiano silenzioso di Caltanissetta

A pochi passi dal centro storico di Caltanissetta, su una serra calcarea che domina la valle del fiume Salso, si ergono i resti del Castello di Pietrarossa. Questa antica fortezza, costruita probabilmente tra il 750 e l'800 d.C. dai Bizantini, ha attraversato secoli di storia, diventando testimone silenzioso di eventi cruciali per la Sicilia.

Un passato avvolto nel mistero

Le origini del castello sono ancora oggetto di dibattito. Alcuni studiosi suggeriscono una fondazione bizantina, mentre altri ipotizzano origini saracene o addirittura pregreche, basandosi su incisioni trovate su alcuni baluardi. Il nome "Pietrarossa" potrebbe derivare dal colore dei mattoni utilizzati nella costruzione, anche se esistono altre teorie.

Teatro di eventi storici

Nel corso dei secoli, il castello ha avuto un ruolo di rilievo. Durante il periodo aragonese, fu scelto come sede di tre Parlamenti generali di Sicilia, negli anni 1295, 1361 e 1378. Nel 1407, passò alla famiglia Moncada, segnando l'inizio della sua decadenza. Nel 1567, un terremoto causò il crollo di gran parte della struttura, lasciando in piedi solo alcuni ruderi.

Un patrimonio da riscoprire

Oggi, i resti del Castello di Pietrarossa rappresentano un'importante testimonianza storica e culturale per Caltanissetta. La sua posizione panoramica offre una vista mozzafiato sulla valle del Salso, rendendolo una meta affascinante per gli amanti della storia e della natura.

Curiosità

Nel 1600, durante alcuni lavori di scavo, fu ritrovato il corpo di Adelasia, nipote di Ruggero I d'Altavilla, cinta da una corona di rame che ne indicava il nome e la progenie.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Il Fatto di Caltanissetta sui social