Ritrovata una necropoli greca a Gela | La Regione Siciliana svela segreti inaspettati del passato!

Scopri il nuovo museo a cielo aperto a Gela! Un'eccezionale necropoli greca rivela storie antiche. Un viaggio nel tempo da non perdere! 🏺✨

A cura di Redazione
29 luglio 2025 16:08
Ritrovata una necropoli greca a Gela | La Regione Siciliana svela segreti inaspettati del passato! -
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Gela, un tesoro sotterraneo rivela la sua storia: nasce il museo a cielo aperto di via Di Bartolo

A Gela, un’importante scoperta archeologica trasforma un comune cantiere di lavori in un affascinante museo a cielo aperto. Durante la posa della rete in fibra ottica da parte di Open Fiber, è emersa una necropoli greca di età arcaica che ora può essere visitata nella storica via Di Bartolo.

L’assessore ai beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha definito il ritrovamento “straordinario”. “Un cantiere infrastrutturale si è trasformato in un’occasione unica di valorizzazione del patrimonio storico della città”, ha commentato Scarpinato, suggerendo così l’importanza di integrare le esigenze moderne con la salvaguardia della storia. Questa necropoli non solo fornisce informazioni cruciali sulla fondazione di Gela, ma illumina anche la vita quotidiana dei suoi primi coloni greci.

Il progetto, interamente finanziato da Open Fiber e supervisionato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta, ha comportato anche la pedonalizzazione della zona e l’installazione di una grande lastra di vetro calpestabile. Questo elemento innovativo consente ai visitatori di osservare dall’alto le antiche sepolture, preservandone l’integrità. La necropoli, risalente al VI secolo a.C., svela un totale di 16 sepolture distribuite su due livelli, con un’ottima conservazione che consente una comprensione più profonda di questo antico spazio funerario.

Particolarmente significativa è la presenza di tombe infantili, molte delle quali di tipo “a enchytrismós”. In queste sepolture, i piccoli defunti venivano collocati in anfore interrate, una pratica che riflette la concezione dei greci riguardo alla morte e al ricordo. Tra i reperti trovati nella tomba numero 10 spicca una sorprendente trottola in ceramica, simile ai giochi moderni, simbolo della fugacità della vita.

Le scoperte archeologiche comprendono anche un “pithos” (una grande giara) e diverse sepolture, tra cui urne cinerarie e resti di incinerazione. Le analisi condotte sugli ossami hanno rivelato la presenza di un adulto di circa 35 anni, due adolescenti, oltre a neonati e bambini, che suggeriscono che la necropoli potrebbe aver servito un nucleo familiare o un piccolo gruppo sociale.

“Le attività di archeologia preventiva a Gela hanno nuovamente prodotto risultati straordinari”, ha dichiarato Daniela Vullo, soprintendente dei Beni Culturali di Caltanissetta. La creazione di un museo a cielo aperto in via Di Bartolo rappresenta quindi un’importante svolta nella valorizzazione del patrimonio archeologico locale, dimostrando come la protezione della storia possa andare di pari passo con il progresso.

Questo museo a cielo aperto si propone non solo come una vetrina del passato, ma anche come un valore aggiunto per la comunità, offrendo un patrimonio condiviso che arricchisce l’identità culturale di Gela e della Sicilia intera.

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