In Sicilia c'è un lago che lascia senza parole, il fenomeno che sfida ogni logica possibile
Scopri il Lago Sfondato a Caltanissetta: un misterioso abisso carsico, orchidee selvatiche, leggende e natura incontaminata.

A soli 19 km da Caltanissetta, tra le colline gessose di Marianopoli e San Cataldo, sprofonda un luogo misterioso: il Lago Sfondato. Questo “buco nero verde” ha origine nel 1907, quando una vasta zona di terreno, compresi alberi e prati, collassò improvvisamente lasciando spazio a un silenzioso specchio d’acqua dioltre 3400 m². Il fenomeno, documentato dal Marchese A. De Gregorio su Il Naturalista Siciliano, descrive un crepaccio profondo fino a 30 metri nei punti più alti e 20 in quelli più bassi.
Oggi il lago è parte della Riserva Naturale Integrale Lago Sfondato, istituita nel 1997 e tutelata dalla Regione Siciliana insieme a Legambiente. Questa oasi su 43,7 ha protegge flora unica: più di 300 specie, tra cui decine di orchidee selvatiche (Anacamptis pyramidalis, Ophrys panormitana) e arbusti rari come Brassica villosa. L’acqua, priva di emissari visibili, è alimentata da antiche sorgenti sotterranee, rendendo il livello quasi costante e lasciando spazio a fenomeni idrogeologici straordinari.
Natura, leggenda e un tuffo nella storia
Il lago non è solo un fenomeno geologico: è un microcosmo dove convivono anfibi, rettili (rana verde, biscia dal collare), e oltre 25 varietà di orchidee, ma anche uccelli acquatici come tuffetti, usignoli di fiume, e rapaci notturni come il barbagianni. Le pareti della dolina permettono di “leggere” gli strati carsici, un incredibile libro geologico sotto il sole siciliano.
Ma c’è di più: leggende popolari raccontano di una “biddrina”, una enorme biscia d’acqua simile al mostro di Loch Ness, che vivrebbe nelle acque profonde. Un mistero che aggiunge fascino all’atmosfera surreale del luogo, intriso di mito e realismo.
Curiosità
Sai che gli agricoltori locali usavano la mandragora per stordire le anguille del vicino fiume Salito? Questo latte vegetale fungeva da anestetico naturale, permettendo la pesca a mani nude. È un retaggio di tradizioni antiche che parla dell’intimità tra uomo e natura.
La Riserva è aksesibile solo a piedi, lungo sentieri impegnativi di 2–3 km. Non ci sono servizi come fonti o aree relax, e l’accesso è consentito grazie a un consenso informato proprio per le particolari condizioni ambientali e geologiche . Il lago si trova a circa 400 m s.l.m., ai piedi del Monte Mimiani, lontano dal turismo di massa ma vicino alla tua sete di meraviglia.