La rivelazione che sta sconvolgendo gli esperti, ecco cosa si nasconde davvero nel Castello di Resuttano
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Il Castello di Resuttano: rivelati passaggi segreti dopo secoli
A pochi chilometri da Caltanissetta, nella campagna di Resuttano, sorge una fortezza millenaria che da secoli attira curiosità e leggende: il Castello di Resuttano. Rifacendosi a un’antica masseria araba del X secolo, divenne torre normanna nel XIV secolo e residenza dei Ventimiglia. La sua posizione strategica, all’imbocco della valle dell’Imera meridionale, lo rendeva fondamentale sia per controllare i traffici interni che per accogliere i messaggeri reali.
L’edificio conserva ancora una struttura a torre doppia elevazione, con spesse mura e stanze comunicanti tramite scalinate in pietra e passaggi nascosti. Tra le curiosità: si accedeva al primo piano tramite una porta originaria collegata a un ponticello ligneo rimovibile, pratica difensiva tipica dell’epoca.
Abbandono, restauro e mistero
Nel 1625 passò ai Di Napoli mentre nel XX secolo entrò a far parte della famiglia Manasia, fino all’esproprio del 1997 da parte della Regione Siciliana. Seguirono lavori urgenti di consolidamento, ma oggi il castello versa in abbandono, in attesa di un restauro completo.
La struttura ha un fascino autentico: finestre a arco romanico e rinascimentale, volti nei mascheroni e cortili interni con stemmi signorili scolpiti nella pietra . Collegato a una vera e propria massera agricola, il complesso testimonia la trasformazione da edificio militare a sede di produzione, con ambienti adattati alla vita rurale .
Curiosità
Tra i segreti più affascinanti del castello, emergono i passaggi segreti citati da fonti sull’aristocrazia siciliana. La presenza di corridori interni merlati, intatti ma nascosti sotto la vegetazione, aveva un chiaro scopo difensivo, permettendo agli assalitori equipaggiati di sorprendere eventuali invasori.