15 arresti dei Carabinieri | Scopri come un'organizzazione mafiosa ha infiltrato Gela!

Scoperte inquietanti a Caltanissetta: 15 arresti per traffico di droga e legami con Cosa Nostra. La lotta alla mafia continua! 🚨💼

A cura di Redazione Redazione
17 settembre 2025 08:39
15 arresti dei Carabinieri | Scopri come un'organizzazione mafiosa ha infiltrato Gela! -
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Caltanissetta: Operazione Antidroga “The Wall”, 15 Misure Cautelari Tra Mafia e Sostanze Stupefacenti

Caltanissetta si trova nuovamente al centro della lotta contro la criminalità organizzata. I Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale nei confronti di 15 soggetti accusati di associazione a delinquere legata al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione, denominata “The Wall”, scaturisce da indagini avviate nel maggio del 2024 e si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla mafia, in particolare contro il clan RINZIVILLO di Gela.

Il Network Criminale e le Accuse

Secondo il gip, ci sono gravi indizi di colpevolezza che collegano gli indagati a un’organizzazione coinvolta nella gestione di traffico di droghe come hashish e cocaina. L’indagine ha rivelato che, tra maggio 2024 e giugno 2025, l’organizzazione ha utilizzato una rete di approvvigionamento dal Nord Italia, principalmente Lombardia e Liguria, per alimentare le piazze di spaccio locali. Gela è stata identificata come base operativa, da cui lo stupefacente veniva distribuito.

Uno dei soggetti coinvolti era già stato arrestato in flagranza di reato e la sua ordinanza è stata notificata mentre si trovava in carcere. Tre degli indagati erano già detenuti, ma avrebbero continuato a partecipare alle attività dell’organizzazione tramite contatti telefonici.

Tecniche Investigative e Approccio della Polizia

L’operazione ha fatto uso di intercettazioni telefoniche e servizi di sorveglianza per raccogliere informazioni sui membri del gruppo. Attraverso queste tecniche, gli investigatori hanno mappato le modalità operative dell’organizzazione, rivelando una gerarchia ben definita e una serie di strategie elaborate per eludere le forze dell’ordine. Tra queste, l’utilizzo di droni per consegnare stupefacenti e telefonini ai detenuti, operazione che ha portato al sequestro di ingenti quantità di droga.

Non solo traffico di stupefacenti, ma anche armi: è stata trovata una pistola con matricola abrasa e numerosi bossoli, suggerendo un’ulteriore dimensione del crimine associato. Gli indagati si mostrano astuti anche nella gestione del denaro, utilizzando un “salvadanaio” comune per sostenere le spese legali dei detenuti e finanziare il loro operato.

Misure Cautelari e Prospettive Future

In base al quadro probatorio, il Giudice ha disposto 13 arresti in carcere e 2 arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Un indagato è al momento ricercato. Le autorità locali, coordinandosi con la Direzione Distrettuale Antimafia, si preparano a fare ulteriore luce su un’attività delinquenziale che si è dimostrata robusta e ben strutturata.

È importante sottolineare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, e ogni indagato è considerato innocente fino a prova contraria, come previsto dalla Costituzione italiana.

Conclusioni

L’operazione “The Wall” rappresenta un’importante vittoria nella lotta contro la mafia e il traffico di droga, ma anche un monito sulla persistente presenza di organizzazioni criminali in Sicilia. Con l’impegno costante delle forze dell’ordine, si spera di spezzare definitivamente le catene di questo sistema criminale avvolto nel silenzio e nell’omertà.

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