In Sicilia c'è un paesaggio lunare assurdo: lo trovi a Caltanissetta ed ha dell'incredibile
A Caltanissetta le Macalube di Terrapelata offrono un paesaggio lunare di vulcanelli di fango, tra scienza, mistero e antiche curiosità.


Tra i luoghi meno conosciuti eppure più suggestivi della Sicilia c’è un’area che sembra appartenere a un altro pianeta: le Macalube di Terrapelata, nel territorio di Caltanissetta. Si tratta di un fenomeno naturale straordinario, capace di trasformare la terra in un palcoscenico di crateri e coni di fango che ribollono senza sosta. Un paesaggio quasi lunare che, da secoli, incuriosisce viaggiatori, scienziati e studiosi, avvolto da storie e curiosità che meritano di essere raccontate.
Un fenomeno geologico unico in Sicilia
Le Macalube prendono il nome dall’arabo maqlūb, che significa “rivoltato”: il termine descrive bene l’impressione di una terra che ribolle e si capovolge. In quest’area la pressione del gas metano intrappolato nel sottosuolo spinge verso la superficie argilla e acqua, creando piccoli vulcanelli di fango che si alzano e crollano continuamente. Il risultato è un terreno costellato di coni e colate, un panorama che ricorda paesaggi extraterrestri.
Già in epoca antica le Macalube erano note: gli studiosi greci e arabi le descrissero come “meraviglie della natura”, mentre nel Settecento furono oggetto di indagini scientifiche da parte di geologi e naturalisti. Ancora oggi rappresentano un laboratorio a cielo aperto per comprendere fenomeni geotermici e vulcanici.
Terrapelata: la collina che nasconde segreti
La zona di Terrapelata, dove si trovano le Macalube nissene, è caratterizzata da un paesaggio brullo, quasi desertico, che contrasta con le valli circostanti. L’area, protetta come riserva naturale gestita da Legambiente, è stata al centro di studi e monitoraggi, poiché i fenomeni eruttivi possono essere improvvisi e spettacolari. Nonostante la loro natura instabile, le Macalube di Terrapelata continuano ad affascinare chi le visita: un luogo che unisce scienza, mistero e la forza primordiale della terra.