L'incredibile cattedrale nissena con gli affreschi che hanno incantato secoli di fedeli

La cattedrale di Santa Maria La Nova a Caltanissetta custodisce gli spettacolari affreschi di Borremans: un capolavoro barocco senza eguali.

27 settembre 2025 15:00
L'incredibile cattedrale nissena con gli affreschi che hanno incantato secoli di fedeli - Foto: Ian caffrey/Wikipedia
Foto: Ian caffrey/Wikipedia
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Nel cuore di Caltanissetta, imponente e maestosa, sorge la cattedrale di Santa Maria La Nova, il principale edificio religioso della città e uno dei simboli della sua identità culturale. A renderla unica non è solo la sua architettura, ma soprattutto i celeberrimi affreschi di Guglielmo Borremans, pittore fiammingo che nel XVIII secolo trasformò la volta e le pareti in un trionfo di colore, fede e meraviglia. Un’opera così grandiosa che ancora oggi lascia senza parole chi entra per la prima volta in questa chiesa.

Un capolavoro barocco che domina la città

La costruzione della cattedrale iniziò nel 1567, quando Caltanissetta era sotto il dominio spagnolo, e terminò solo nel 1622. L’edificio, in stile tardo rinascimentale con richiami barocchi, venne dedicato a Santa Maria La Nova, in sostituzione della più antica chiesa madre ormai in rovina. Con le sue due torri campanarie e la facciata imponente, la cattedrale divenne ben presto il cuore religioso e civile della città.
Ma fu nel Settecento che la chiesa assunse la sua veste attuale, grazie alla commissione degli affreschi a Guglielmo Borremans, artista originario di Anversa che aveva trovato in Sicilia una terra fertile per la sua arte.

Gli affreschi di Borremans: un cielo che si apre ai fedeli

Entrando nella cattedrale, lo sguardo viene subito rapito dalla volta completamente affrescata da Borremans tra il 1718 e il 1720. Le scene rappresentano episodi della vita della Vergine, santi e figure angeliche che sembrano librarsi nello spazio, dando la sensazione di trovarsi sotto un cielo che si apre miracolosamente. Lo stile unisce la tradizione fiamminga alla teatralità barocca, con colori vivaci e prospettive ardite che ampliano lo spazio e trasformano l’edificio in un palcoscenico di fede.
L’opera di Borremans non fu solo un trionfo estetico: divenne anche un modello per altri artisti siciliani, tanto che la sua influenza si ritrova in numerose chiese del Settecento nell’isola. A Caltanissetta, però, i suoi affreschi hanno un valore particolare, perché trasformarono la cattedrale in un vero museo a cielo aperto, capace di competere con le grandi chiese barocche di Palermo e Catania.

Curiosità finale

Un dettaglio che non tutti conoscono: negli affreschi di Borremans della cattedrale di Caltanissetta compaiono volti e tratti riconducibili agli abitanti della città dell’epoca. L’artista, infatti, amava ritrarre persone reali come modelli per santi e figure angeliche. Così, in quelle volte celesti, si nasconde anche un piccolo spaccato della società nissena del Settecento.

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