Il sorprendente borgo nisseno tra castelli e tradizioni incredibili

Resuttano, borgo medievale di Caltanissetta, tra castello, feste popolari e una curiosità legata a un’antica fiera ormai scomparsa.

21 ottobre 2025 18:00
Il sorprendente borgo nisseno tra castelli e tradizioni incredibili - Foto: Azotoliquido/Wikipedia
Foto: Azotoliquido/Wikipedia
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Nel cuore della Sicilia centrale, incastonato tra le colline della provincia di Caltanissetta, sorge il suggestivo borgo di Resuttano. Spesso poco conosciuto dai grandi itinerari turistici, questo piccolo centro conserva invece un patrimonio di storia, architettura e tradizioni popolari che raccontano secoli di vicende siciliane. Passeggiando tra le sue vie, il visitatore scopre un mondo autentico, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e dove ogni pietra nasconde una memoria antica.

Un borgo dal fascino medievale

Le origini di Resuttano risalgono all’età medievale, quando il borgo si sviluppò attorno al castello feudale che ancora oggi domina dall’alto l’abitato. Il maniero, attribuito alla famiglia Ventimiglia, fu a lungo punto strategico per il controllo del territorio e testimone delle lotte tra baroni e monarchia durante i secoli di dominazione aragonese e spagnola. Anche se in parte in rovina, il castello conserva tracce delle antiche torri e mura, restituendo l’immagine di una Sicilia medievale forte e combattiva.
Tra i vicoli del centro storico spiccano la Chiesa Madre di Maria Santissima Annunziata, risalente al Cinquecento, e la Chiesa di San Sebastiano, legata alla devozione popolare. Le architetture religiose, arricchite da altari e stucchi barocchi, testimoniano la fede profonda di questa comunità e l’importanza dei riti religiosi come collante sociale.

Tradizioni popolari e identità viva

Resuttano non è soltanto pietra e memoria: il borgo è ancora oggi animato da feste popolari e tradizioni agricole. La festa del patrono San Sebastiano, celebrata a gennaio, coinvolge l’intero paese con processioni, fuochi d’artificio e mercati che rievocano atmosfere d’altri tempi. L’economia locale è legata da secoli all’agricoltura: ulivi, mandorli e grano hanno reso fertile il territorio, dando vita a prodotti tipici che custodiscono il sapore autentico della Sicilia interna.
Il borgo, con le sue botteghe e i suoi mercati, resta un piccolo scrigno dove l’antico si intreccia con il presente, conservando un’identità genuina che pochi altri centri hanno mantenuto intatta.

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